VIAGGIANDO SI IMPARA: SCOPRIRE L'HILOT
Alexia Grotto
Hilot, il massaggio filippino
L’incredibile White Beach dell’isola di Boracay
I popoli asiatici, a differenza di quelli occidentali, considerano l’arte del massaggio uno strumento indispensabile alla cura della salute fisica e mentale dell’individuo e si avvalgono in tal senso di conoscenze millenarie profonde e precise.
In occasione di un viaggio nelle meravigliose Filippine non potevo fare a meno di saperne di più di questa antica pratica, così sono partita alla ricerca dei migliori “Manghihilot”, i famosi curanderos filippini che curano svariate problematiche soprattutto attraverso il massaggio. Oggigiorno per svolgere questa attività devono possedere un diploma certificato dal governo ma fino a poco tempo fa la loro arte si basava soltanto sulle loro conoscenze fisionomiche e sul potere innato di curare, considerato un dono divino. Molti di loro offrono ancora oggi le loro cure gratuitamente proprio per dimostrare l’autenticità della loro virtù.
Origini dell’Hilot
Momenti di relax con la bravissima Nilissa Ysa Torcuator del Green Monkey Wellness, Boracay Island
Le sui origini non sono chiare, in quanto questo insieme di tecniche di massaggio è stato praticato segretamente per anni e anni ed é stato tramandato di generazione in generazione senza lasciare traccie scritte dei suoi albori. L’Hilot si avvale sia di principi medici olistici, che di influenze dirette del massaggio cinese Tui-Na e di quello indiano ayurvedico, ma anche del folclore popolare e della religione cristiana, che vedono i Manghihilot come dei terapeuti connessi con un essere superiore, i quali però vantano conoscenze anatomiche, mediche ed erboristiche; al potere terapeutico del massaggio viene infatti affiancato l’uso di erbe medicinali tradizionali riconosciute dalla scienza occidentale.
Ritrovare il benessere
Normalmente un massaggiatore Hilot inizia sempre con una preghiera, affinché il suo tocco sia curativo e i canali energetici del ricevente aperti a recepire la terapia, dopodiché prosegue con la diagnosi delle parti più bisognose, effettuata attraverso l’applicazione di foglie di banana unte con olio di cocco.
Un po’ di benessere anche per me… Grazie Nilissa, davvero professionale!
Si tratta comunque di un massaggio completo di tutto il corpo, molto profondo e intenso, decontratturante e in generale purificante. Di solito il massaggio Hilot comincia dalla testa per poi proseguire con il resto, finalizzando con una serie di allungamenti e stretching. Infine il terapeuta termina il trattamento con un’altra preghiera, nella quale ringrazia lo spirito divino per avergli permesso di curare la persona. La sessione ha una durata variabile da un’ora a un’ora e mezza; al termine della stessa viene offerto al ricevente un infuso di the verde o di zenzero per favorire l’eliminazione delle tossine.
Benefici dell’Hilot
Come un po’ tutti i massaggi, in particolare quelli orientali, l’Hilot presenta innumerevoli benefici, che lo rendono ancora oggi un settore importante del sistema sanitario filippino:
Viaggiare è sentirsi liberi! - Port Barton, Isola di Palawan, Filippine
Favorisce un profondo rilassamento e allevia lo stress e i suoi effetti negativi da corpo e mente
Incrementa il potere di autoguarigione del corpo
Migliora la circolazione sanguigna e quella linfatica, facilitando la liberazione da tossine e liquidi in eccesso, riducendo la cellulite e rigenerando l’epidermide
Frena la cronicizzazione di svariate problematiche
Riduce i dolori muscolari e articolari
Incrementa l’elasticità e l’ampiezza dei movimenti
Aumenta la consapevolezza del proprio stato di salute
Quante cose si imparano viaggiando!
“C’è tanta gente infelice che tuttavia non prende l’iniziativa di cambiare la propria situazione perché è condizionata dalla sicurezza, dal conformismo, dal tradizionalismo, tutte cose che sembrano assicurare la pace dello spirito, ma in realtà per l’animo avventuroso di un uomo non esiste nulla di più devastante di un futuro certo. Il vero nucleo dello spirito vitale di una persona è la passione per l’avventura. La gioia di vivere deriva dall’incontro con nuove esperienze, e quindi non esiste gioia più grande dell’avere un orizzonte in costante cambiamento, del trovarsi ogni giorno sotto un sole nuovo e diverso”
