KARMA REVOLUTIONS
Alexia Grotto
India: lezioni di umanità, un viaggio dentro sé stessi e la magia dell' Ayurveda
Miglioramenti del Karma
Un viaggio in India è… IL Viaggio. Sì, proprio con la V maiuscola.
Da un lato radicato in tradizioni antichissime e dall'altro invece completamente volto al progresso tecnologico, questo Paese è uno dei pochi sulla Terra a presentare dei contrasti così scioccanti. Con una popolazione di un miliardo e trecentomila persone, in costante aumento, l'India è così sublime tanto quanto è squallida. Un'espressione indiana molto usata e che rende benissimo l’idea di ciò che l'India è, “Sab Kuch Milega”, significa letteralmente “tutto è possibile”; infatti qui bisogna aspettarsi... l'inaspettabile!
Nonostante ogni giorno ed in ogni momento l’estrema povertà, il degrado, le malattie, la miseria ti vengano sbattute in faccia senza pietà, nonostante gli spostamenti siano scomodi e faticosissimi (percorrere 200 km può trasformarsi tranquillamente in una giornata intera di viaggio), nonostante nelle città il traffico sia infernale, i sorpassi siano da codice penale e i clacson in contemporanea di migliaia di auto, tuk-tuk, motorini e biciclette (sì, anche le biciclette!) minino la pazienza di un santo, nonostante avere a che fare con la burocrazia indiana risvegli istinti omicidi che non credevi di avere, viaggiare in questo paese è infinitamente denso di significati ed indimenticabile. Che tu la ami o che tu la odi, l'India ti entra dentro, e vi rimane. Mentre pochi non vedono l'ora di andarsene, la maggior parte delle persone non vede l'ora di ritornarvi.
Da qualsiasi parte si vada, l’offerta a ogni avventuroso viaggiatore è a 360°: se si vogliono visitare meraviglie religiose c'è un numero incredibile di templi induisti e luoghi di venerazione di altre religioni millenarie; se si è appassionati di storia l'India è un crogiolo di città storiche, di rovine e monumenti, di antiche vestigia di imperi e sultanati; chi è interessato all’Ayurveda e alle sue applicazioni nel mondo del massaggio, dei trattamenti, della botanica, della meditazione, dell’alimentazione e così via può soddisfare ogni suo desiderio di conoscenza; agli amanti della montagna l'Himalaia offre gli scenari tra i più belli al mondo, mentre chi invece preferisce la vita da spiaggia può andare a sdraiarsi in una rilassante baia del Goa o del Kerala o ballare fino al mattino in uno dei famosi rave party in voga dagli anni ‘70.
L'India è un continente con un eccezionale potenziale di ricchezza, dove sopravvivono zone e strati sociali di una tremenda povertà; dove un’intensa e travolgente spiritualità si scontra con la più becera corruzione politica ed amministrativa; dove vissero guru carismatici come Gandhi, Ramakrishna, Sri Aurobindo, Vivekananda e dove tutto è mito e simbolo; un paese che possiede armi nucleari e fabbrica missili e satelliti ma dove la maggior parte della popolazione si sposta solo su carri trainati dai buoi; un paese di una bellezza, di una varietà incomparabili e allo stesso tempo di ripugnanti visioni come le bidonville di Calcutta o di Bombay; un paese in cui il sublime va spesso di pari passo con l’infimo, ma dove l'uno e l'altro sono sempre più umani, più vivi e tutto sommato più avvincenti che altrove.
In ogni caso l'India non è certamente soltanto un luogo da visitare ma un’avventura da vivere, un'esperienza così soggettiva che è impossibile da definire ma una cosa è certa, non importa dove vai o che cosa fai, già sai che non te la dimenticherai mai: l'India ti assale i sensi, in tutti i sensi.
Il Tao della vita
In India, dove il divario tra ricchezza e povertà è così estremo, si vive ogni giorno come una benedizione divina, con una gioia di vivere e una gratitudine che nel mondo occidentalizzato non esistono più. Convivere ciascun momento attorniati da tanta miseria e sentirti soltanto una microscopica ma utile goccia in mezzo all’oceano appena un tuo gesto accende un sorriso, ti fa sentire importante, valido, fortunato. Ovunque bambini denutriti di ogni età saltellano qua e là coperti di cenci; anziani rattrappiti rimangono seduti per ore sul ciglio della strada a cercare di vendere un cespo di lattuga o mezzo casco di banane o un pacchetto di fazzoletti di carta; cani, gatti e mucche scarni rovistano tra l’immondizia nutrendosi del niente che viene scartato… tutto questo si mescola con gli infiniti, gratuiti sorrisi di queste persone che non hanno nemmeno il necessario per sopravvivere, ma che vivono la loro povertà con estrema dignità, a testa alta, senza lamentarsi e senza compiangersi, ma rimboccandosi costantemente le maniche per stare al mondo un giorno in più. Quante banane ho comprato senza avere fame, quanti fazzoletti ho acquistato senza averne bisogno pur di vedere scomparire per un po’ la sofferenza e l'angoscia di non avere con che comprare quel mezzo chilo di riso che permetta di sopravvivere fino al giorno successivo… e che permetta a me di attenuare il senso di colpa di fare parte dei “fortunati” di questo pianeta, ma di aiutare sempre troppo poco chi lo è meno di noi... sperando di migliorare il mio karma.
Un viaggio in India ti fa tornare arricchito, sradicandoti dalla tua “comfort zone” e portandoti a rivedere le tue priorità e i tuoi valori, lasciandoti un segno indelebile, cambiandoti in profondità.
Grazie, caro Terzani. Mi hai rubato le parole di bocca! ;-)
Ogni tramonto, un'emozione