LO STRETCHING POST ALLENAMENTO
COME SENTIRSI MEGLIO DOPO UN WORKOUT E AUMENTARE LA PROPRIA PERFOMANCE SPORTIVA
ALLUNGARE I MUSCOLI ATTRAVERSO IL MASSAGGIO
Il termine stretching deriva dalla lingua inglese e significa letteralmente “allungamento”, “stiramento”. Mentre un tempo era considerato marginalmente come qualcosa da fare dopo l’attività sportiva, negli ultimi anni ha assunto la meritata importanza; ne é stata riscoperta la valenza terapeutica, essendo in grado di apportare numerosi vantaggi se effettuato in modo corretto e con una certa costanza.
Molti credono erroneamente che lo stretching sia utile solo se praticato per lungo tempo; per pigrizia o per la solita fretta che spesso regola la quotidianità, perdono l’opportunità di goderne i vantaggi, ignorando che basterebbe dedicarvi anche solo qualche minuto dopo ogni allenamento sportivo per notare la differenza.
Vediamo insieme brevemente i principali benefici dello stretching:
Aiuta a prevenire e ad alleviare le contratture muscolari, evitando il rischio di infortuni e lesioni a muscoli ed articolazioni
Contribuisce ad una migliore lubrificazione articolare, diminuendo l’usura delle articolazioni e diventando un prezioso alleato contro l’insorgere di un’eventuale artrosi
Aumenta l’elasticità e la flessibilità di muscoli e tendini, permettendo una maggiore mobilità corporea: ci fa sentire più sciolti, più agili
Incrementa la circolazione; proviamo infatti a chiudere il pugno e osserviamo la nostra mano: noteremo che dove i muscoli sono più contratti vi è un minore afflusso di sangue
Migliora il rilassamento muscolare e con esso lo stress e l’affaticamento nervoso
Aumentando l’elasticità dei tessuti aiuta a mantenere una postura corretta
STRETCHING E MASSAGGIO TUTTO IN UNO, E’ POSSIBILE?
L’inserimento di tecniche di stretching all’interno di un trattamento massoterapeutico è praticato in tutto l’Oriente sin dall’antichità: infatti lo prevedono sia il massaggio thailandese, che il tui-na nato in Cina, che lo shiatsu originario del Giappone, sia il massaggio ayurvedico indiano, così come l’hilot filippino.
L’esercizio fisico e un massaggio profondo possono coinvolgere l’organismo in maniera simile. Durante la manipolazione la circolazione sanguigna e linfatica vengono incrementate, i muscoli vengono stirati e frizionati, i blocchi articolari vengono sciolti, la compressione sulla colonna vertebrale allentata… Tutti effetti che si ottengono anche facendo movimento in modo intenso.
Allo stesso modo, lo stretching passivo inserito durante il massaggio ne aumenta gli effetti positivi e riduce la sensazione di indolenzimento che spesso ne consegue.
L’allungamento viene effettuato applicando una pressione dolce, ma in progressivo aumento, rispettando l’ampiezza articolare e la flessibilità del ricevente, spingendosi fino a poco prima del limite; limite che andrà alzato piano piano e che aumenterà di volta in volta. Ci si avvale di tutto un sistema di leve per andare a stirare muscoli, tessuti, tendini e articolazioni, facendo attenzione a coordinare i movimenti con la respirazione. Inoltre non dimentichiamo che la nostra tolleranza all’allungamento andrà man mano aumentando: più ci si stretcha, più diventerà facile farlo.
Anch’io faccio sempre stretching prima e dopo l’esecuzione di ogni massaggio, anche solo per qualche minuto; è un vero e proprio toccasana anzi, meglio, una pratica indispensabile se non voglio finire io k.o.!